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BLOGGIN DAY PER ROSSELLA URRU


Partecipo anch'io al Bloggin Day per sensibilizzare l'opinione pubblica a parlare del rapimento di Rossella Urru.




Ci sono donne straordinarie che non fanno niente per essere notate e 
con grande cuore donano la propria vita agli altri. 
Manteniamo viva l'attenzione su Rossella Urru, 
i media non lo fanno, facciamolo noi


Per saperne di più e condividere cliccare qui.


Salsiccia e Fagioli



Oggi vi propongo la ricetta di un piatto buonissimo la cui preparazione, già molto semplice, può diventarlo ancora di più se ai fagioli secchi sostituite i fagioli in barattolo precotti.  La salsiccia da utilizzare può essere sia normale che piccante. 



Ingredienti per 4 persone:
500 g di salsiccia
200 g di fagioli borlotti secchi o 250 g di fagioli in scatola
2 foglie d'alloro
1 costola di sedano
1 ciuffo di prezzemolo
qualche foglia di salvia
2 cipolle
250 g di pomodori pelati
1/2 bicchiere di vino bianco secco
poco brodo (acqua + dado bio)
olio evo per me Olio DANTE
1 peperoncino piccante
sale



Se usate i fagioli secchi teneteli a bagno per una notte, poi scolateli e lessateli in abbondante acqua con la salvia, una cipolla, una foglia di alloro ed il sedano. Se usate i fagioli in scatola sciacquateli e teneteli da parte.
Punzecchiate le salsicce con i rebbi di una forchetta e rosolatele in un tegame con due cucchiai di olio evo e l'alloro. Versate il vino e fate evaporare a fuoco lento.
In un'altro tegame soffriggete la cipolla tritata in poco olio, aggiungete il peperoncino a pezzetti, i pomodori spezzettati, il prezzemolo tritato, salate e lasciate addensare il sugo per una decina di minuti.
Trascorso questo tempo aggiungete le salsicce e i fagioli, bagnate con un mestolo di acqua di cottura dei legumi (o con brodo: acqua + dado bio) e cuocete, su fiamma moderata, per altri 15 minuti.
Servite ben caldo.

Partecipate al Giveaway di Elena.




Parmigiana di Carciofi Light





























Dopo le ricette della parmigiana di melanzane e di quella di zucchine   posto la ricetta di un'altra gustosa variante della parmigiana quella fatta con i carciofi. Questa versione non prevede la frittura dei carciofi perciò è più leggera e digeribile.

Ingredienti: 
7 carciofi non molto grandi
2 spicchi d'aglio
olio evo per me Olio DANTE
prezzemolo a piacere
per la salsa:
500 g di pomodori pelati passati
olio evo
1 cipolla piccola
sale
per il ripieno:
200 g di scamorza fresca (per me di bufala)
1 uovo
parmigiano grattugiato
alcune foglie di basilico


Pulite i carciofi togliendo le foglie esterne più dure e troncando la parte superiore spinosa, poi tagliateli a spicchi.



Cuoceteli in una padella con olio evo, 2 spicchi d'aglio, prezzemolo tritato e mezzo bicchiere d'acqua.  Portate a cottura facendo asciugare il liquido ma lasciando i carciofi al dente.




Preparate la salsa con cipolla tritata e soffritta in olio evo, pomodori pelati passati e sale. Fate cuocere a fuoco lento fino a quando la salsa non sarà densa e cremosa.



Tagliate la scamorza a fettine.



Mettete da parte qualche cucchiaio di sugo e mescolate il resto con l'uovo leggermente sbattuto e salate.


Versate sul fondo di una teglia da forno qualche cucchiaiata di salsa senza uovo, disponetevi sopra i carciofi,


la scamorza, il formaggio grattugiato, spolverate di pepe, il basilico spezzettato e



coprite con qualche cucchiaio di sugo misto all'uovo.


Ricominciate a disporre nello stesso ordine carciofi, parmigiano, basilico, pepe e salsa con l'uovo fino ad esaurimento degli ingredienti.  Sull'ultimo strato di carciofi disponete solo la salsa ed il parmigiano.



Infornate la parmigiana a fatela stufare a 170° per circa tre quarti d'ora, o finché sulla superficie non si è formata una crosticina. Lasciatela intiepidire e servitela. E' buona anche fredda.





Torta di Riso- Pastiera di Riso






Due parole sulle "paroline" per confermare i commenti: io ero convinta di non averle, non vedendole io quando lascio commenti ai miei post! Ma leggendo un post di CarlaEmilia mi è venuto il sospetto... ho controllato ed ho scoperto, me tapina!, di aver spuntato Si alla domanda  Mostra la verifica parole per i commenti? ! Le ho subito rimosse e mi scuso per aver costretto i lettori che hanno inserito commenti allo stillicidio di leggere parole illeggibili!   

Questo dolce  l'ho già postata lo scorso anno ma lo ripropongo con le nuove foto che illustrano anche il procedimento. 

Questa torta di riso si prepara nella mia famiglia da sempre in occasione di varie feste, ma soprattutto a Carnevale. La ricetta originale, che non aveva dosi precise perchè mia nonna e mia madre erano abituate a misurare "a occhio" tutti gli ingredienti, era costituita da una pasta lievitata dolce, con cui si rivestiva uno stampo, all'interno della crosta si aggiungeva un ripieno composto da riso lessato, formaggio morbido, uova sbattute ed ancora zucchero a piacere  Negli anni mia madre ha fatto delle modifiche alla ricetta, arricchendola di qualche ingrediente che non veniva usato in origine, e ne ha precisato le dosi che sono queste che vi propongo.


Ingredienti
per la pasta frolla:
300 g di farina
150 g di burro
150 g di zucchero
3 rossi d'uovo
un pizzico di sale.

per il ripieno: 
200 g di riso crudo
300 g di ricotta di pecora
180 g di zucchero
3 uova intere
cedro candito
Anisetta o Strega per aromatizzare.

Procedimento: Allestite la pasta frolla e fatela riposare per qualche ora in frigo. Lessate il riso in acqua salata, scolatelo bene e lasciatelo raffreddare. Passate la ricotta nello schiacciapatate, unite lo zucchero e mescolate molto bene. 


A parte sbattete le uova ed unitele al composto di ricotta e zucchero, 


Aggiungete il riso, il cedro a pezzetti e l'aroma. L'impasto deve essere morbido, se è asciutto aggiungete un altro uovo. 


Stendete la frolla e rivestite uno stampo per pastiera di 23 cm.




Ecco come faccio io:

Metto la pasta su un foglio di carta forno che ho tagliato a misura dello stampo.


La stendo con il mattarello fino a ricoprire la carta.


Sistemo la sfoglia nello stampo con tutta la carta e tolgo la la pasta in eccesso sul bordo.


Versate il composto e guarnite con delle strisce di pasta.


Infornate per un'ora a 180°C. Ecco la torta uscita dal forno.


Servitela  fredda cosparsa di zucchero a velo.



Chiacchiere

Una chiacchiera tira l'altra... queste dolci delizie non possono mancare sulla tavola di Carnevale.  

Biscotti al Miele


Da quando ho il blog leggo tantissime ricette e, pur non ricordandole tutte, ce ne qualcuna che mi rimane impressa per vari motivi, questa che vi posto oggi è una di quelle. La ricordo perché mi è piaciuta la storia d'infanzia e di amicizia che c'è dietro questi biscotti ed anche la facilità di misurare gli ingredienti con il bicchiere, così un po' alla buona senza stare a guardare al grammo in più o in meno. 
Vi ho incuriosito? andate a leggere il  post originale da cui ho tratto la ricetta, fra l'altro è pieno di bellissime foto.
Poiché  Loredana- lacuninadimamma ospita The Recipe-tionist  di febbraio, ho deciso di fare proprio questi deliziosi biscotti che sono molto molto meglio di quanto si possa descriverli!

Vi posto la ricetta di Loredana a cui ho apportato una sola variante, poiché non avevo il bicarbonato ho messo un pizzico di ammoniaca. 


Ingredienti:
1/2 Kg di farina 00
4 uova
1 bicchiere di olio
1 bicchiere di zucchero
1 bicchiere di miele
2 cucchiani di bicarbonato di sodio (ca. 7 grammi), (io non avevo il bicarbonato ed ho aggiunto un pizzico di ammoniaca)

Lavorare le uova con lo zucchero, aggiungere l’olio e il miele e amalgamare bene il tutto. Aggiungere infine la farina e il bicarbonato passato al setaccio (per evitare grumi).
L’impasto deve essere di consistenza piuttosto dura.
Prendere l’impasto con un cucchiaio e sistemarlo in una teglia rivestita con carta da forno.
Cuocere nel forno a 180° per circa 15 minuti.

Con questa ricetta partecipo a



La ricetta è del blog 
la cucina di mamma 




Collaborazione con Olio Dante e Condisano



Chi non conosce il marchio dell'olio Dante? Quello con la testa di Dante di profilo con in evidenza il caratteristico "nasone"? E' uno dei marchi italiani più famosi ed è nato nel 1898 quando un commerciante di prodotti alimentari di Genova cominciò ad esportare negli Stati Uniti e nei paesi latinoamericani, l'olio di oliva, prodotto richiestissimo dagli immigrati italiani. L’idea di dare all’olio esportato il nome Dante, nasce per offrire agli italiani un prodotto che, nell’immaginario collettivo, richiamasse la patria e che  venisse associato direttamente all’Italia, proprio come il Sommo Poeta. 
Dopo vari cambi, nel 2009 il marchio viene acquistato dagli Oleifici Mataluni e la produzione di Olio Dante viene trasferita a Montesarchio in un moderno stabilimento dotato di un laboratorio altamente specializzato nel controllo qualità e di un Centro di ricerca (Criol) per lo sviluppo di materie olearie e packaging innovativo.



Proprio dalla collaborazione fra i ricercatori degli Oleifici Mataluni  ed il Dipartimento di Endocrinologia e Oncologia Molecolare e Clinica, e con il Dipartimento di Scienza degli Alimenti dell’Università di Napoli “Federico II” è nato un nuovo prodotto: Condisano, l'olio extra vergine arricchito con Vitamina D16. --La carenza di vitamina D colpisce soprattutto le donne e  può tradursi in una condizione di fragilità delle ossa (osteoporosi). Arricchire l’olio di oliva, ingrediente principale della dieta quotidiana della maggior parte degli italiani, è la soluzione più adatta per assumere, semplicemente condendo i propri piatti con gusto e con tutte le proprietà nutrizionali dell’olio extra vergine di oliva, la quantità di Vitamina D di cui il nostro organismo ha bisogno ogni giorno. Basteranno due cucchiai da cucina (20 grammi) per fare il pieno di salute!

Da oggi l'olio Dante sarà "ufficialmente" il mio aiutante in cucina, visto che gli oleifici Mataluni mi hanno gentilmente omaggiato di una ricca campionatura, io però già  usavo quest'olio perché, se posso, scelgo gli ottimi prodotti campani.  
Se volete saperne di più su questo prodotto visitate il sito degli  Oleifici Mataluni  dove troverete anche tante ricette.



Caramelle con le Mele


Con il freddo di questi giorni ho sempre voglia di mangiare qualche dolcetto magari accompagnato da una  tazza di te bollente. Ieri pomeriggio vedendo in dispensa la Mostarda di mele a spicchi della Lazzaris mi è venuta in mente questa ricetta ed ho pensato di preparare le caramelle sostituendo le mele fresche con la mostarda, alternativa che si è rivelata molto gustosa. 
Se non avete la mostarda potete fare la farcia classica di mele come vi spiego nella ricetta.

Prima di darvi la ricetta voglio ringraziare Eri del blog Bryce's House per aver assegnato a me e a tutte le partecipanti al suo contest il premio 


Grazie!!! i premi sono sempre graditissimi!


Sanguinaccio senza Sangue



La ricetta di oggi è quella di un tipico dolce del Carnevale napoletano: il Sanguinaccio.
In origine il Sanguinaccio era una crema al cioccolato a cui si aggiungeva il sangue di maiale. Era considerato una vera prelibatezza riservata addirittura ai palati nobili che si potevano permettere l’altro ricco ingrediente: il cioccolato. Poi, quando nel 1992 la vendita al pubblico del sangue di maiale è stata vietata (ricordate la “mucca pazza”?), i pasticcieri napoletani si sono inventati questa imitazione del vero sanguinaccio dove il sangue viene sostituito in tutto e per tutto dal cioccolato. 
Io ho mangiato anche il "sanguinaccio col sangue" ma devo dire che l'imitazione, oltre ad essere più sana, non fa rimpiangere la versione originale.


Linguine con Funghi, Speck e Salsa di Cipolle






















La ricetta che vi propongo oggi è quella di un primo semplice e veloce da fare ma ottimo, soprattutto se vi piace il gusto agrodolce. 

Ingredienti per due persone:
160 g di linguine per me pasta Verrigni
60 g di speck
60 g di funghi porcini freschi o surgelati
1 cucchiaio di Salsa di Cipolle della Lazzaris 
o salsa di cipolle 
poco vino bianco secco
olio evo per me Olio DANTE
sale e pepe


Frittelle di Zucca


Per vari motivi cerco di tenere le fritture fuori dalla mia dieta, ma a Carnevale proprio non ci riesco... i dolci più buoni sono quelli fritti! Come queste frittelle, semplici da fare, in cui miele, amaretti e zucca creano un piacevole contrasto dolce-amaro. Un solo consiglio: questo tipo di dolce fritto va servito caldissimo e consumato subito altrimenti perde tutta la sua fragranza.


Collaborazione Vinchef


Da oggi ho un nuovo aiutante in cucina è Vinchef  l'insaporitore ideale per ogni pietanza.
Il suo segreto è tutto nella miscela bilanciata di alcune delle erbe aromatiche più diffuse in cucina come rosmarino, timo, origano, coriandolo, alloro e aglio, infuse a lungo nel vino: un matrimonio perfetto tra vino bianco italiano e gusti mediterranei per dare ai piatti in un attimo il sapore familiare delle ricette di casa.
Basta Vinchef per insaporire una banale fettina, sfumare velocemente un risotto, marinare carne o pesce, dare più gusto alle verdure saltate in padella.
Semplice, naturale, facile da dosare, Vincef è la soluzione giusta per chi non vuol rinunciare al piacere di cucinare ricette originali e gustose nel minor tempo possibile.
Visitate il sito di Vinchef  troverete informazioni sul prodotto e tante ricette.



Biscotti ai Corn Flakes o Rose del Deserto


No, non è un biscotto venuto male.... è solamente la Rosa del Deserto, il minerale da cui i golosi e croccanti biscotti della ricetta di oggi prendono il nome. Perché questa divagazione scientifica? Vi spiego. Non dimenticate che io sono un'insegnante, anche delle più rompi quella di mate, ed ho come deformazione professionale quella di approfondire le cose che leggo (lo consiglio sempre ai miei alunni come non posso farlo io?), quindi quando ho letto i commenti di due foodblogger che questionavano sul perché i biscotti avessero questo nome, una diceva che somigliavano ad una rosa e l'altra al minerale, ho voluto chiarirmi le idee. Una bella e veloce ricerca, amo internet in questi casi!, ed ecco scoperto chi aveva ragione. Come si fa a non dire che il nome dei nostri gustosi biscotti deriva da questo minerale a cui tanto assomigliano?
Vi do anche qualche notizia presa da Wikipedia:
La rosa del deserto è una formazione minerale comune nei paesi desertici. Di colore che sfuma dall'arancione al giallo-ocra è un aggregato di cristalli di gesso che si forma in ben determinate condizioni ambientali e climatiche. Il gesso cristallizza in aggregati a forma di lente in cristalli piatti più sottili alle estremità. 
La ricerca e la raccolta delle rose del deserto è un business legato al turismo. Sono i nomadi del deserto che si dedicano a questo lavoro ricavandone un misero guadagno. In alcuni casi le rose si possono trovare direttamente in superficie, quando il vento le libera dalla sabbia, ma se non vengono raccolte le piogge provvedono a riportare il gesso in soluzione e quindi a sfaldare il cristallo. Normalmente gli aggregati sono sepolti sotto alcuni metri di sabbia e vengono individuati con sonde metalliche. Una volta individuati si scava un tunnel orizzontale e si estraggono gli agglomerati intatti. I depositi più famosi sono quelli del Sahara.
E ora la foto dei miei biscotti e la ricetta.












Riso con Cime di Broccolo e Salsa di Capperi


A Salerno non nevica e non fa nemmeno tanto freddo, sta solo piovigginando ma questo è bastato a far andare in tilt le linee telefoniche del mio quartiere e a far funzionare ad intermittenza, come le luci di Natale, la mia linea internet.
Posto velocemente la ricetta prima di scollegarmi di nuovo. Se vi piacciono i capperi la amerete!