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Casatiello Napoletano (briosciato) con il Lievito Madre- dieci ore di lievitazione

Quest'anno per fare il casatiello,
 d'obbligo a Pasqua nelle cucine napoletane,
ho messo alla prova il mio lievito madre Totò,
il risultato è stato più che soddisfacente quindi
condivido volentieri la ricetta.

Chi non ha il lievito madre può guardare questa altre ricette, Brioche rustica e Casatiello napoletano rustico, fatte con il lievito di birra che riduce di molto i tempi di lievitazione.

Qualche lettore mi ha chiesto perché ho chiamato il mio lievito madre Totò, è presto detto... 
To e to sono le sillabe finali di lievito e di Anto (Antonietta ma per me Anto), la mia superlativa cugina che con i consigli di Sara Papa ha "creato" il lievito che mi ha regalato
poiché non avevo mai utilizzato il lievito madre, e pensavo di fare grossi disastri, gli ho voluto dare un nome "comico" in modo da non prenderla a male in caso di insuccesso ma farmi semmai quattro risate. 

Biscotti al Formaggio insaporiti alla Paprika- Aperitivo in Festa

Nell'imminenza della Pasqua anche i biscottini salati al formaggio si sono vestiti a festa trasformandosi in tanti allegri coniglietti.
Ma perché il coniglio è uno dei simboli della festa della Resurrezione?
L'origine di questa tradizione si fa risalire ai riti pre-cristiani sulla fertilità che vedevano nel coniglio e nella lepre, in quanto animali molto fertili, i simboli del rinnovamento della vita che coincideva con l’inizio della stagione primaverile oppure alla leggenda di Sant’Ambrogio che indicò la lepre come simbolo di Resurrezione a causa del suo manto in grado di cambiare colore a seconda delle stagioni.
Il coniglio come simbolo pasquale fu introdotto per la prima volta in Germania nel XV secolo dove cominciarono a essere realizzati i primi dolcetti a forma di coniglietto. Furono poi le stesse popolazioni europee a diffondere tale tradizione anche in America dove il coniglietto pasquale è chiamato “Easter bunny”. (fonte web)

Pasta Fresca: gli Gnocchi di Patate senza Uovo

Gli gnocchi di patate sono uno dei miei primi preferiti, sono buonissimi e serviti in tavola fanno subito festa, quindi sono perfetti da inserire nei prossimi menù pasquali.
Per una ottima riuscita degli gnocchi bastano pochi e semplici accorgimenti:

  • usate patate farinose e non acquose, in modo da non utilizzare troppa farina che renderebbe duro l'impasto
  • passate le patate allo schiacciapatate ancora calde
  • amalgamate la farina quando le patate sono ancora calde, questo favorirà l'assemblaggio degli ingredienti con una lavorazione veloce, se l'impasto si lavora troppo diventa colloso e non si possono formare gli gnocchi
  • lasciate riposare l'impasto dai venti ai trenta minuti, non di meno perché l'impasto deve raffreddare e non di più perché un riposo più lungo potrebbe creare una crosticina sulla superficie degli gnocchi e la cottura potrebbe non essere uniforme, inoltre gli gnocchi potrebbero scurirsi perché la patata a contatto con l'aria si ossida.
Io li ho conditi con una semplice salsa di pomodoro e con tanto tanto parmigiano grattugiato. 


Crostata Salata con Ricotta e Pancetta


Un'altra torta salata?
giuro che non mi sto facendo condizionare dalla pubblicità di Joe Bastianich
che consiglia alla routinaria casalinga di non presentare sempre gli stessi piatti
ma di utilizzare la fantasia,
e la sfoglia pronta,
per realizzare con quello che trova in frigo una appetitosa cena,
io, di fantasia per le torte salate ne ho sempre avuta tanta
del resto 
Srotola, farcisci, inforna e gusta 
(ancora pubblicità)
 è il mio sport preferito!!!

Biscotti al Caffè



La ricetta di oggi è semplice ma golosissima
la possono preparare veramente tutti perché non necessita di particolari doti di pasticceria ma solo di un paio di tazzine di ottimo caffè ristretto
gustateli lentamente e vi sembrerà veramente di bere  Na tazzulella 'e cafe' 

BUONA DOMENICA!!!!!

Tortino di Pancarré, Carciofi e Besciamella


L'ho preparato per pranzo, 
lo posto subito perché le cose buone vanno condivise,
provatelo e veramente delizioso! 
Buona serata!!!

Ingredienti:
600 g di carciofini
4 fette di pancarré
80- 100 g di prosciutto cotto in fette sottili
150 ml di besciamella
2 cucchiai di grana grattugiato
1 uovo piccolo
poco burro
due cucchiai di olio evo
sale
noce moscata 
per la besciamella:
200 ml di latte
10 g di farina
10 g di burro
sale q.b.

Preparate i carciofi
Nettate i carciofini, eliminando le foglie esterne, più dure, e, se necessario, la barba al centro.
Torniteli con cura e gettateli, man mano che li preparate, in una ciotola contenente acqua acidulata con succo di limone per evitare che anneriscano. Questo passaggio potete pure evitarlo se cucinate subito i carciofi. Se sono grandi potete dividerli in due o farli a spicchi.
Versate in un tegame l'olio, scaldatelo e unite i carciofi, ben sgocciolati, mescolate, aggiungete 1/2 bicchiere d'acqua, salate, incoperchiate e stufateli a calore moderato, a fine cottura i carciofi devono risultare cotti ma non sfatti.

Mentre cuociono i carciofi, preparate la besciamella
In un pentolino fate riscaldare il latte non facendolo arrivare a bollore.
In un'altro mettete il burro, fatelo sciogliere e aggiungete la farina setacciata facendo cuocere il tutto per qualche minuto; mescolate continuamente evitando di farle prendere colore o farla attaccare.
Avrete così ottenuto quello che i francesi chiamano roux; a questo punto togliete il pentolino dal fuoco e aggiungete al roux il latte caldo e mescolate il tutto con un cucchiaio di legno. Rimettete quindi il pentolino sul fuoco, fate cuocere a fiamma bassa finché la salsa comincerà a bollire e aggiungete un pizzico di sale.

Mescolate alla besciamella l'uovo, il formaggio grattugiato e insaporite con pepe e noce moscata.



Collocate sul fondo di una pirofila le fette di pancarré imburrate; copritele con le fette di prosciutto



sistematevi sopra i carciofi e versate il composto di uova e besciamella, pepate ancora a piacere.




Infornate a 180° fino a che la superficie non appare ben gratinata, ci vorranno 25- 30 minuti. 
Servitelo caldo.

Ecco il risultato!



Biscotti con Banana e Uvetta e buona Festa della Donna (con ironia)


Ci sono persone e frasi pronunciate che rimangono nella mente anche dopo moltissimi anni perché la realtà non cambia e quella che si è condivisa, anche se difficile, è stata più lieve da affrontare.
La mia amica Angela, anche Lei insegnante pendolare, moglie, madre, casalinga, geisha, amante..., diceva: noi donne oggi non avremmo neanche il tempo di fare le suffragettes, cioè il tempo di ribellarci ad una realtà che ci assorbe e pretende da noi sempre di più come se solo le donne fossero in grado di risolvere gli infiniti pasticci che quasi sempre sono i maschi a creare.
Meno male che la festa della donna cade di domenica altrimenti non avrei avuto nemmeno il tempo di scrivere questo post
non posto la ricetta della torta mimosa, indovinate un po', non ho avuto il tempo di prepararla...
ma questi biscottini sono così buoni nella loro semplicità che addolciranno la vostra giornata
magari qualche lettore maschietto potrebbe prepararli per la sua Donna sarebbe un regalo graditissimo!

Scarola e Fasule- Scarola e Fagioli


La ricetta di oggi è la versione light di un piatto della cucina tradizionale irpina, Scarole e fasule.
La zuppa originale prevede l'aggiunta del cotechino e l'uso dei fagioli secchi, quindi una cottura abbastanza lunga, la mia versione è meno calorica perché non c'è il cotechino ed è più veloce da preparare, soprattutto utilizzando i fagioli già cotti.
I tempi di cottura si riducono ma quello che resta invariata è la bontà del piatto che mangiato insieme a dei crostini di pane è un ricco e gustoso piatto unico.
In fondo al post vi scrivo la ricetta tradizionale, vale la pena di provarle entrambe!

Torta di Scarola con Pasta Matta, non la solita "pizza cu a' scarol"


Di torte salate con la scarola ne ho postate in varie versioni, del resto sono campana e questa è una delle preparazioni più diffuse e più buone della nostra cucina tradizionale. Quella di oggi si distingue per la particolare sfoglia esterna la pasta matta, descritta in questo modo dalll'Artusi nel suo libro "La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene"

«Si chiama matta non perché sia capace di qualche pazzia, ma per la semplicità colla quale si presta a far la parte di stival che manca in diversi piatti, come vedrete. Spegnete farina con acqua e sale in proporzione e formate un pane da potersi tirare a sfoglia col matterello.»

L'impasto è veramente veloce da preparare, impiegherete 5 minuti, è economico, gli ingredienti sono farina e acqua, non contiene grassi e quindi ha meno calorie di una briseè o di una pasta sfoglia, provate la pasta matta anche con i vostri ripieni preferiti, magari per la cena di stasera.


BUONA DOMENICA!!!

Le altre versioni della "pizza cu a' scarol"
Pizza di scarole, la classica
Torta di rose salata con scarola, un modo diverso di presentare un classico.
Per saperne di più sull'Artusi e sulla sua opera "La Scienza in cucina e l’Arte di mangiar bene"  leggete qui; troverete la storia di questo libro, l'autore lo fece pubblicare a sue spese, perché non trovò nessun editore disposto a finanziarlo, ma in breve tempo divenne un successo tra il pubblico tanto che oggi, a distanza di cento anni, è ancora in stampa ed è considerato un capolavoro della cucina italiana!